mercoledì 27 luglio 2016

Mercato coperto la grande fuga degli operatori

"D'estate è un forno, d'inverno si gela ha le sbarre bloccate: solo metà dei box aperti il vento ha fatto cadere una lamiera del tetto"

Sono le 12 di un lunedì mattina come tanti altri ma, mentre fuori dal mercato comune di Temi la città è già sveglia ed operativa, al suo interno regna invece il silenzio: le serrande della maggior parte dei box sono abbassate, chiuse da tempo e non soltanto per le ferie estive, e ad accogliere i potenziali clienti ci sono soltanto le facce sconsolate ed annoiate dei pochi esercenti rimasti,
"La settimana scorsa un signore si è sentito male proprio qui dentro - raccontano i titolari dei box - hanno chiamato l'ambulanza ma, una volta arrivati, nessuno gli apriva la sbarra del parcheggio. I ragazzi che guidavano l'ambulanza, per entrare, hanno dovuto sfondare la sbarra."
E continuano poi, con il tono grave:
"Abbiamo veramente toccato il fondo: qui dentro è come il terzo mondo."
Gran parte del malumore degli esercenti è rappresentato fisicamente dal grande piazzale vuoto antistante il mercato, che avrebbe dovuto ospitare un parcheggio di superficie ma che invece - per un mancato accordo tra il Comune di Terni e il privato, la Parcheggi Italia - si è risolto in un danno per i clienti.
"Questo pezzo di terra non si sa di chi sia: hanno messo le sbarre e non entra più nessuno - spiega il custode del mercato - è un controsenso, perché un mercato del genere che non ha un parcheggio non serve a niente."
E aggiungono i titolari della Bottega Manni, box di salumi e formaggi:
"Chi viene qua anche solo per fermarsi 10 minuti e prendere un pezzo di pane deve comunque fare il ticket al Centrai Parking. Noi abbiamo comprato dei biglietti per rimborsare i nostri clienti, ma ci hanno detto chiaramente che per loro è troppo scomodo e non è più conveniente venire a fare spesa qua. Abbiamo perso tantissima clientela, e per questo motivo molti esercenti sono stati costretti a chiudere la propria bottega."
In circa cinque anni di vita, il mercato comune ha visto chiudere almeno due box l'anno:
"All'inizio c'erano 25 box aperti ma adesso 10 di questi sono vuoti - prosegue il custode del mercato - gli operatori da quando sono venuti qua hanno diminuito il loro lavoro di circa il 70%. Forse questa struttura a Terni non serve più, sennò non si spiega il perché di questo abbandono."
Insieme al problema annoso del parcheggio, gli esercenti del mercato comune di Temi lamentano condizioni di lavoro insopportabili:
"D'estate alle 14 di pomeriggio qui dentro è un forno , e quando piove si forma il lago di Piediluco - accusano i commercianti - questo perché la fogna adiacente al mercato è rotta e non fa defluire bene l'acqua. Ci sentiamo abbandonati dal Comune."
D'inverno la situazione non è migliore, perché
"le porte del mercato sono come una gabbia di piccioni, d'acciaio con tanti piccoli buchi e si muore di freddo"
, commentano gli esercenti.
"a causa del vento, poi, ormai più di un anno fa si è staccato un pezzo di tettoia. Eppure da noi ci dovrebbe essere la fila: abbiamo tantissima frutta, verdura e carne a km zero, tutti prodotti di qualità e frutto del nostro impegno che non vengono valorizzati come dovrebbe."
Ma da palazzo Spada arriva una versione più positiva:
"La crisi e i problemi ci sono, è innegabile - conclude l'assessore delegata Daniela Tedeschi ma stiamo cercando di fronteggiare le difficoltà con tutti gli strumenti a nostra disposizione. Entro questa settimana verrà pubblicato sul bollettino ufficiale della regione Umbria un bando per assegnare i box vuoti, che rimarrà aperto per 60 giorni. Ci auspichiamo un buon risultato."
Il Messaggero Mercoledì 27 Luglio 2016

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