domenica 15 maggio 2016

Rifiuti, il Comune strangola le pizzerie e aiuta le banche

Rifiuti, l'oro nero delle casse comunali ternane. La città è al primo posto nella regione per la media della tariffa Tari per le utenze non domestiche: un primato che parla da se. Se infatti andiamo ad analizzare le tariffe applicate dai vari comuni umbri nel 2015, ci accorgiamo di come Terni abbia la media più alta e soprattutto di come siano stati colpiti maggiormente da questa tassazione propietari di ristoranti, pizzerie, pub, bar e osterie che hanno pagato una tariffa di 28,79 euro al metro quadro, un po' troppo al confronto di Perugia e Foligno che hanno avuto una tariffa rispettivamente di 15 e 17,50 euro al metro quadro. Ancor peggio è andata ai propietari di ortofrutta, pizzerie al taglio, pescherie: per loro una tariffazione di ben 37,46 euro al metro quadro contro i 17,91 di Perugia. Federico Pasculli del Movimento cinque stelle attacca:
"Le tariffe non guardano in faccia a nessuno, sono applicate senza vedere chi realmente è stato virtuoso e ha prodotto meno rifiuti indifferenziati.
Non si curano del fatturato - aggiunge - e delle difficoltà di chi cerca eroicamente di non abbassare per sempre le saracinesche.
Queste sono tasse che spesso spingono definitivamente verso la chiusura artigiani, commercianti e ristoratori già colpiti dalla crisi."
Le attività che più subiscono la tassazione, infatti, sono le piccole realtà locali tipiche del centro cittadino e dei mercati, che vengono penalizzate a favore della grande distribuzione.
"Quindi da una parte si spendono soldi per la promozione e il marketing territoriale con iniziative propagandistiche mentre dall'altra si uccidono le piccole attività con tariffe inverosimilmente alte."
Quest'anno, poi, come se non bastasse, le tariffe Tari per utenze non domestiche subiranno un ulteriore incremento del 3,1%, votato nell'ultimo consiglio comunale del 27 aprile.
Per questo il Movimento cinque stelle ha proposto la tariffazione puntuale dei rifiuti, già attuata in altre città della penisola, ovvero una conta dei rifiuti che real mente vengono prodotti da ogni attività; questo porterebbe a grandi risparmi per gli esercenti e per il comune stesso. La proposta era stata già approvata nel 2013 ma ad oggi non è stata ancora applicata. Fu presentata tramite un'iniziativa popolare portata avanti nel 2013 sempre dal Movimento cinque stelle. In tutti questi dati, si può anche vedere come a rimetterci di meno nel comprensorio ternano siano istituti bancari, banche e night club, che hanno una tassazione inferiore rispetto a tutti i comuni umbri: nel 2015 hanno pagato una tariffa di 4,51 euro al metro quadro contro i 10,90 di Perugia i 6,60 di Narni e i 25,27 di Città di Castello, per citarne solo alcuni.
Aiutati che Dio ti aiuta, non si capisce come in questa città i rifiuti rovinano sia salute che portafoglio.

Nuovo Corriere Nazionale di Giulio Marconi
Domenica 15 Maggio 2016

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