giovedì 19 maggio 2016

Diffida della Regione: ora l`inceneritore si deve adeguare

É arrivata anche negli uffici della Provincia di Temi la diffida della Regione, determina dirigente ambiente, che riguarda l'inceneritore di Temi Biomassa Sri, la società ravennate che gestisce e detiene l'impianto a Maratta.
Il tutto dopo che i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Perugia e i tecnici dell'Arpa, l'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, avevano segnalato alcune incongruenze al termine di una serie di controlli effettuati nelle passate settimane.
Ma Palazzo Bazzani ora, poiché tecnicamente è in dismissione per la riforma degli enti che ha ridimensionato i poteri sul campo, passerà gli atti alla polizia municipale ternana, che formalmente de tiene a questo punto l'incarico delle verifiche. Ma gli agenti della polizia municipale non saranno da soli, visto che le verifiche saranno portate avanti per la maggior parte dai tecnici della Regione, anche con l'aiuto dell'Arpa.
Il documento di diffida è stato così notificato negli uffici di Palazzo Bazzani il 5 maggio scorso.

L'atto proviene direttamente dagli uffici della direzione regionale dell'ambiente di Perugia. Nella diffida in sostanza si impegna la società ad adeguarsi alle prescrizioni indicate dai carabinieri del Noe e dai tecnici dell'Arpa dopo le indagini portate avanti nell'impianto. Indagini che avevano fatto emergere qualche passaggio evidentemente da rivedere. La stessa azienda ora ha possibilità di presentare ricorso contro il provvedimento, ma secondo l'atto dovrà entro 30 giorni fornire una documentazione per mostrare le modalità con cui avrà messo in pratica le indicazioni fomite dai tecnici della Regione, in base a quanto riportato dalle indagini.

L'atto comunque è stato notificato sia all'Arpa che alla Provincia poiché sono queste le istituzioni preposte, secondo l'articolo 197 del codice dell'ambiente, a controllare che la diffida sia eseguita. La polizia municipale entra in gioco visto che Palazzo Bazzani, dopo il riassetto a cui è stato sottoposto negli ultimi mesi per via della riorganizzazione degli enti, non dispone più dei mezzi per portare avanti i controlli nel settore rifiuti.

Corriere dell'Umbria Giovedì 19 Maggio 2016

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