Tra la nuova caserma dei Vigili del fuoco e la sede di Confindustria, dell'Ance e della Cassa Edile, è partito il cantiere per la costruzione della nuova Scuola per l'istruzione professionale dei lavoratori edili della provincia di Terni.
A realizzare i lavori, per un importo totale di un milione e mezzo di euro, è la società di costruzioni Giovannini di Narni, che si è aggiudicata l'appalto bandito dalla Scuola edile e che consegnerà l'immobile a febbraio del 2010.
L'obiettivo della dirigenza dell'ente è ambizioso: creare una struttura che sia un punto di riferimento per la formazione di nuovi professionisti delle costruzioni, attraendo studenti e operatori da tutto il centro Italia e rilanciando la grande tradizione ternana della formazione professionale.
"Il progetto prevede un'intera ala destinata all'accoglienza degli allievi-operai - spiega il presidente della Scuola edile, Paolo Meriziola - all'interno verranno ricavate 8 unità abitative da 3 posti letto ciascuna, veri e propri mini-appartamenti completi di cucina e servizi igienici per ospitare un totale di 24 studenti."La sfida dei costruttori e dei sindacati ternani dell'edilizia, infatti, è quella di intercettare i lavoratori immigrati che si candidano ad operare nei cantieri dell'Italia centrale, ma anche operatori provenienti dalle province limitrofe e che guardano alla Scuola edile di zona Fiori come un punto di riferimento qualificato.
"Dall'alto Lazio, dalle Marche, da altre città umbre - confermano Meriziola e il vicepresidente Bruno Marcelli, espressione della Feneal Uil - Terni è vista come un centro-pilota, per la qualità dell'offerta formativa, per le sperimentazioni che vengono condotte e per i contatti con il Formedil, il centro didattico nazionale.L'investimento per la nuova sede è stato finanziato attraverso l'alienazione dell'immobile che ospitava la scuola di formazione e attraverso risparmi di cassa, derivanti da un'oculata gestione dell'ente paritetico.
Siamo tra i primi in Italia, inoltre, ad aver attuato il nuovo dettato contrattuale che prevede 16 ore di formazione obbligatoria prima dell'inserimento in cantiere, anche per ridurre il numero degli incidenti e aumentare la sicurezza sul lavoro.
Nella nuova scuola, inoltre, sarà possibile rafforzare i gemellaggi, gli stage e gli scambi internazionali che vengono intrattenuti con altre realtà formative."
Anche in questo caso, Terni si è dimostrata all'avanguardia nel rapporto tra sindacati di categoria e l'Associazione dei costruttori edili di Confindustria.
"La Scuola edile - conferma il vicepresidente Marcelli - rappresenta un'esperienza emblematica sul versante dei rapporti bilaterali.
La possibilità di interagire e di compenetrare le esigenze di lavoratori e imprese, ha fatto crescere la consapevolezza del settore e anche l'immagine stessa dell'operatore dell'edilizia"
Federico Zacaglioni
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