mercoledì 30 maggio 2012

Inaugurazione dell'Archivio storico dell'Acciaieria

Inaugurata ieri la sede dell'Archivio storico dell'Acciaieria, alla presenza delle istituzioni locali e del mondo accademico. Quello del rilancio dell'archivio è uno dei punti sottolineati dal nuovo amministratore delegato Marco Pucci per integrare ancor più la fabbrica con il territorio.

La raccolta della copiosa documentazione (della quale fanno parte anche numerosissime fotografie che ritraggono macchinari antichi e pregiatissimi, ormai ovviamente non più in uso) verrà aperta al pubblico da qui a un anno, ma intanto sono state gettate le basi per ricostituire un patrimonio che è sì dell'azienda ma che inevitabilmente appartiene a tutta la città. Racconta, infatti, l'evoluzione dello stabilimento di Viale Brin e del modo di lavorare al suo interno.

L'archivio già nei primi anni `90 era stato oggetto di un censimento per poi tornare in una sorta di oblio, seppur rimanendo sempre fruibile, con il venir meno delle partecipazioni statali e la privatizzazione della fabbrica. Ora, però, il progetto rivede la luce. Una miniera i documenti antichi e pregiatissimi che "torna" ai ternani.

Nell'aprile del 2007 era stata firmata una convenzione tra la Società delle Fucine, azienda controllata dal gruppo Ast, e il Dipartimento di storia e cultura del testo dell'Università della Tuscia per la schedatura, la digitalizzazione e la messa in rete del materiale. Progetto portato a compimento con la collaborazione di Aspasiel, la società di informatica del gruppo siderurgico temano.

Nel Luglio scorso, poi, un finanziamento della Regione tratto dal Fondo sociale europeo ha permesso il riordino del materiale audiovisivo che conta oltre 900 pezzi tra filmati e dvd. Ieri è stata inaugurata come detto la sede dell'Archivio che prevede una sala studio, una per la conservazione del materiale e un ufficio destinato agli archivisti che sono a disposizione della Soprintendenza ai beni culturali dell'Umbria, che ha già proceduto alla depolverizzazione del materiale. La prossima fase sarà quella dell'inventarizzazione, al termine della quale, circa tra un anno è prevista l'apertura al pubblico della struttura.

La Nazione Martedì 29 Maggio 2012

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