mercoledì 8 ottobre 2008

L'ospedale Santa Maria un relitto di archeologia industriale


L'Azienda ospedaliera Santa Maria? Per l'associazione Terni Oltre, che si prepara all'avventura politica delle prossime amministrative come lista civica, è un "relitto di archeologia industriale" da rottamare.
Molto meglio, per il coordinatore Leo Venturi e per i dirigenti del movimento, prevederne lo spostamento in un'area di proprietà pubblica, tra Maratta e Sabbioni, che potrebbe favorirne lo sviluppo e la capacità attrattiva, rendendolo adatto ad ospitare un polo ad alta specializzazione a servizio dell'area vasta ternana-narnese-amerina.
"Per reperire le risorse per questa idea progettuale - spiega Venturi - è però necessario rivedere il progetto del nuovo ospedale di Narni e Amelia, razionalizzando gli investimenti e prevedendo un piano di riutilizzo delle strutture esistenti."
Per l'area che dovrebbe ospitare la nuova struttura, Terni Oltre guarda a terreni di 35 ettari di proprietà della Asl nei pressi dei laghetti delle cave dismesse.
Terreni che l'Azienda sanitaria vorrebbe vendere, ma che per l'associazione politica possono essere usati per costruire il nuovo ospedale riversandoci i 40-50 milioni di euro necessari a costruire il nuovo ospedale di Cammartana, tra Narni e Amelia.
Il resto dovrebbe arrivare dall'Inail, che deve essere chiamata a partecipare all'investimento.
"Per gli ospedali di Narni e Amelia pensiamo a un destino da strutture di prima accoglienza e soccorso - chiarisce Leo Venturi - oppure ad una vocazione da residenze protette o poli di riabilitazione, per l'Alzeheimer o altre malattie invalidanti.
Narnesi e amerini non ci perderebbe nulla, perché avrebbero a pochi chilometri un vero polo ospedaliero."
E per l'attuale Santa Maria Terni Oltre pensa a un coinvolgimento dei privati per un grande progetto di riqualificazione urbana, che possa portare a liberare un'area pregiata della città, ripensandone l'utilizzo in direzione del residenziale e dei servizi.

1 commento:

  1. Naturalmente a Terni, la città in cui gli amministratori credono che la contemporaneità sia Es.Terni, lo hanno già sommerso di improperi, ma l'idea di Venturi non è una sciocchezza e meriterebbe invece l’investimento di qualche risorsa per uno studio attento di verifica della fattibilità e dei costi-benefici. Ma di sicuro a Terni la "butteremo in politica".

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