sabato 16 agosto 2008

Lago di Piediluco risorsa sprecata?

Qui su Terni Mania ne avevamo già parlato, del Lago di Piediluco come occasione persa per il turismo a Terni, mi viene quasi la speranza che ci abbiano sentito!
“L’unica riserva naturale di ossigeno e di verde del comprensorio ternano, che ha acquisito ulteriore valore anche grazie alla recente ordinanza di balneazione (emessa all’inizio di quest’anno, ndr) in realtà versa nel più totale degrado”.
Tuona così, nel bel mezzo dell’estate, l’affermazione del referente di An, Francesco Petrelli, in merito alle condizioni rilevate nell’intera area del lago di Piediluco.
“Erba alta e incolta ovunque, guardrail in lamiera che brillano tra il verde intenso delle colline, abusi edilizi sulla montagna dell’Eco, lavori finanziati per 600mila euro in località I Quadri, ma evidentemente mai, o mal, realizzati; illuminazione assente e strade insensate sulle quali occorrerebbe mettere mano da anni”.
Un elenco pesante di problematiche, che non farebbero altro che danneggiare l’immagine e la vivibilità - soprattutto turistica - di un luogo, deputato, per sua natura, ad essere sfogo estivo per la popolazione locale e di forte richiamo a livello turistico.
Accanto, così, alla buona notizia della ritrovata balneabilità dello specchio lacustre, secondo il referente di An Petrelli molti sono i guai che accerchiano le sponde di Piediluco, “abbandonato - sostiene - alle logiche politiche e di chi si professa come associazione Amici di Piediluco”.
La lunga lista delle polemiche viene così aperta dalle condizioni in cui versa località I Quadri.
“Per la sua rivalutazione - spiega Petrelli - sono stati spesi 600mila euro, fondi della Comunità europea, ma all’evidenza la situazione appare ancora disastrata: erba alta, campi da tennis fuori uso, campo da calcio ancora non provvisto di erba sintetica e una piscina nata sotto una cattiva stella, aperta per quest’estate, ma segnata dalla vergogna nazionale fatta in occasione del Cimarelli e del Listanti”.
Poi si passa alla scarsa illuminazione pubblica.
“Da anni è stato predisposto l’impianto, ma i pali non sono mai stati installati, né all’altezza della Porta reatina (il secondo accesso al paese, ndr) né lungo la strada che conduce alla Rocca”.
Da anni, inoltre, si attende un intervento per realizzare una migliore viabilità interna all’abitato di Piediluco.
“Basterebbe creare un muro di sostegno di cinquanta metri, per ottenere - riprende Petrelli - il senso unico in entrata in paese e passare in uscita attraverso la strada panoramica”.
Per finire poi con la denuncia di presunti abusi edilizi.
“La montagna dell’Eco ne è tempestata - sostiene ancora l’esponente di An - ma dalla VII circoscrizione Velino non arrivano esposti o sollecitazioni per effettuare verifiche e controlli. Basterebbe censire tendoni e altre strutture, per scoprire come spesso siano assenti anche le più elementari autorizzazioni. Mi farò personalmente portavoce, verso gli organi preposti - conclude Francesco petrelli - di queste irregolarità, sulle quali occorre, d’ora in avanti, fermamente vigilare, per permettere a questa area del territorio ternano di vantare realmente le qualità di un sito che risulta protetto dal ministero dell’Ambiente”.

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