I docenti e il personale Ata Liceo scientifico R.Donatelli di Terni, riuniti in Assemblea Sindacale il 10/06/2015 contestano radicalmente il disegno di Legge denominato "Buona Scuola" presentato dal Governo in carica e prossimamente in approvazione al Senato.
I motivi della contestazione si fondano sul trattato Costituzionale ed in particolare sugli articoli 4 e 33 (diritto al lavoro e alla libertà dell'insegnamento) e sulla Legge sull'Autonomia ed in particolare il D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275.
- La Scuola non può essere trattata secondo una logica aziendale , competitiva e verticistica
- La Scuola è una comunità educante la cui efficacia ed efficienza sta nella condivisione di un progetto educativo e formativo e nella cooperazione di tutti i soggetti che la costituiscono e che devono poter essere soggetti attivi del cambiamento e non meri esecutori.
- Tale Ddl non soddisfa le esigenze di formazione ed educazione, non promuove una cultura della compartecipazione, non valorizza il ruolo professionale, anzi lo depaupera e ne lede la dignità.
- Gli Organi Collegiali devono essere valorizzati e mantenere le loro prerogative democratiche e il collegio docente deve continuare ad essere l'organo dove si elabora e approva il piano dell'offerta formativa e si stabiliscono le scelte didattiche della scuola.
- Il Ddl mortifica la professionalità di tutte le componenti delle Istituzioni Scolastiche: docenti, personale tecnico ed educativo, personale Ata che dovrebbero essere valorizzate per un migliore qualità della scuola.
- Con il DdL è forte il rischio di clientelismo e abusi per quanto riguarda la scelta dei docenti da parte del Dirigente Scolastico (chiamata diretta) e valutazione, che non si basa dunque su criteri oggettivi.
- Il Ddl annichilisce sia la libertà di insegnamento che quella di espressione sostituendola con la figura autoritaria del preside-podestà
- Il Ddl non risolve il problema delle classi pollaio e alimenta una non corretta competizione tra scuole e tra docenti
- Il Ddl propone gli ambiti territoriali e la rete tra scuole non per migliorare la qualità dell'apprendimento degli alunni, non per sviluppare la ricerca e la sperimentazione, ma solo per continuare a tagliare sul personale Ata e sull'organico dei docenti con personale a disposizione della rete di scuole.
- Il Ddl propone sulla mobilità regole ingestibili e inaccettabili
- Precariato: non è ammissibile l'apparente risoluzione del problema così delicato attraverso questa riforma che non stabilizza i precari ma precarizza la scuola (l'insegnante non gradito al ds può essere mandato a fare supplenze e attività di recupero e in caso di mobilità inserito nell'albo territoriale con contratto triennale e inspiegabile utilizzo del docente in altri ambiti senza abilitazione )
- Particolare attenzione merita la situazione dei precari della seconda fascia di istituto esclusi dal piano di assunzione di cui chiediamo un piano di assunzione transitorio.
- Mistificazione della continuità didattica che nella realtà non viene più garantita
- Lo spirito autoritario e antidemocratico abolisce l'obbligo del parere consultivo dell'Organo Collegiale Consultivo Nazionale per l'adozione dei Decreti e degli atti attuativi della Legge
- Infine viene abolito per legge il contratto collettivo nazionale.
Chiediamo Il ritiro immediato del Ddl scuola, l'assunzione di tutti i precari della scuola.
Terni 10 giugno 2015
La mozione è approvata all'unanimità
Docenti e Ata
Del Liceo scientifico Donatelli di Terni
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