lunedì 11 febbraio 2013

Contro la centrale ad olio vegetale ad Arrone

La progettata centrale a biomasse arroventa il dibattito politico in Valnerina. Ad Arrone, nella zona di vocabolo Isola, frazione Casteldilago, sta per sorgere un impianto di energia elettrica da combustione di biomasse, nella fattispecie olio vegetale. Venerdì sera nel teatro di Arrone si è svolta un'assemblea pubblica, organizzata da un comitato spontaneo di cittadini, coordinato dal Pasquale Vitale, abitante proprio nella zona della mini centrale, nonché simpatizzante del Movimento Cinque Stelle. Tanta gente presente al dibattito, tra cui il sindaco di Arrone, Loreto Fioretti. A parlare per primi sono stati il dottor Giovanni Vantaggi esperto in patologie conseguenti all' inquinamento atmosferico, e il biologo Roberto Pellegrino dell'Università di Perugia. Vantaggi ha illustrato i danni che provocano questi impianti, spiegando che le sostanze prodotte nell'aria da queste centrali possono provocare dei danni seri per la salute, sulla base di uno studio risalente al 2002. Produrre olio vegetale per poi bruciarlo ai fini energetici significa devastare l'economia agricola europea. Pellegrino, invece, ha riportato i dati ricavati dalla relazione presentata da Espandy Spa, (Società che ha richiesto l'autorizzazione in Provincia per realizzare la centrale).

"Questo impianto butterà in un anno nell'atmosfera tanti fumi tossici: 6000 tonnellate di anidride carbonica, 22,6 tonnellate di monossido di carbonio, 18.8 tonnellate di ossido di azoto, e 4.5 tonnellate di polveri sottili. Sulla convenienza dell'affare, Pellegrino ha precisato: "La centrale ha bisogno di 2100 tonnellate di olio per produrre energia, se si dovesse acquistare olio raffinato che inquina di meno, non ci sarebbero più i margini sufficienti di guadagno. Quindi, affinché possa diventare un'operazione conveniente, si sarà costretti ad acquistare olio scadente a basso prezzo di cui non si ha la tracciabilità, e quindi più inquinante".

Ha preso poi la parola l'avvocato Valeria Passeri, la quale ha sottolineato che questi impianti, con una semplice dichiarazione di inizio attività, possono trasformarsi in veri e propri inceneritori di rifiuti mettendo l'accento sulla Convenzione di Arhus del 1998 recepita dall'Italia nel 2010, che obbliga gli enti preposti alla convocazione delle conferenze dei servizi, con il coinvolgimento dei cittadini per scelte che riguardano l'insediamento di impianti dannosi alla salute. Numerose poi sono state le proteste, tutte contro l'impianto, e soprattutto contro le istituzioni che non hanno informato i cittadini di ciò che sta avvenendo intorno a loro. Il sindaco di Arrone è intervenuto coraggiosamente tra le contestazioni, per dare disponibilità a discutere della questione. Fioretti, infatti, ha comunicato che si svolgerà un consiglio comunale straordinario, e che il Comune ha preso atto dei pareri favorevoli espressi dagli enti preposti. Alla fine dell'assemblea, si è costituito un comitato di cittadini per iniziare un percorso a difesa dell'ambiente in Valnerina.

Corriere dell'Umbria Lunedì 11 Febbraio 2013

1 commento:

  1. IN VALNERINA la politica ci vorrbbe donare un bel inquinamnto.

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