"Su San Valentino - afferma Liberati - un progetto di valorizzazione più solido era ripartito con il rinvenimento di tempietti ipogei, una stanza con archi e cunicoli sotto l'ex convento. Era novembre 2011 e secondo quanto riscontrato dalla Soprintendenza archeologica dell'Umbria sarebbe di età protocristiana, mentre i cunicoli attigui sarebbero pre-romani."Al ritrovamento aveva fatto seguito, nel 2012, il benestare del sindaco Di Girolamo sulla progettazione e creazione proprio nell'ex convento di San Valentino di un museo archeologico a valenza nazionale. Progetto che oggi, come evidenzia Liberati,
"muore sul nascere a causa delle recenti decisioni di spostamento della facoltà di Economia da Collescipoli ai locali dell'ex convento. E muoiono così -conclude- il piccolo centro di Collescipoli e la facoltà di Scienze politiche"Altra protesta mossa contro l'amministrazione, dove sono il degrado e l'incuria a fare da protagonisti, è quella di CasaPound, che attraverso Piergiorgio Bonomi, responsabile temano, segnala basamenti di marmo divelti all'ingresso della chiesa, pali di delimitazione rimossi o piegati, muri cadenti, erba alta, siringhe gettate a terra, segnali stradali danneggiati. Un anno fa CasaPound aveva effettuato a proprie spese un'azione di bonifica con la quale vennero riqualificati alcuni scorci della vie adiacenti la basilica di San Valentino, protestando per il degrado in una delle aree simbolo di Temi.
"A distanza di un anno -afferma oggi Bonomi- rimaniamo basiti davanti a un'amministrazione cieca: nulla è cambiato, anzi, la situazione si è aggravata."Forti, dunque, le contrarietà e le contraddizioni riguardanti un'area che, per prestigio e per popolarità, tanto potrebbe dare alla città ma che da sempre è nell'occhio del ciclone per una politica di valorizzazione e promozione che viaggia in condizioni sempre più critiche.
Corriere dell'Umbria Giovedì 31 Gennaio 2013
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