"Non è pensabile che questo posto viva in una condizione come questa - tuona un anziano proprio da una panchina di quelle distrutte -. Il fatto che noi ci sediamo non deve far pensare che la mancata manutenzione non sia notata."E come lui, anche poco lontano la scena si ripete.
"Poter godere di uno spazio dove leggere il giornale in pace. Invece, oltre alle panchine rotte dobbiamo cibarci anche i cani che non dovrebbero neanche entrare. E l'immondizia cresce senza che nessuno dica niente."É al centro del parco, poi, che si registra l'apoteosi. Un lembo di terra attrezzato proprio per il fitness. A guardarlo sembra ogni giorno di più una zona di guerra. Al terreno ad ostacoli si somma anche la rottura di gran parte degli attrezzi.
E si rimane ancora in attesa di una risposta, concreta. Mentre la questione è approdata a palazzo Spada proprio nelle scorse settimane, tutto procede, più o meno bene."E noi cittadini ci troviamo ancora una volta a chiedere, cosa? Un po' di attenzione sia da parte della cittadinanza che non deve permettere un simile disastro, sia da parte delle istituzioni che non possono far finta di niente. Perché dobbiamo sentirci obbligati,soprattutto noi sportivi, ad utilizzare la struttura di viale Trento? é mai possibile che non ne facciano una giusta?"
"Speriamo - conclude Andrea - che non si debba attendere una notizia di cronaca prima di veder muovere qualcosa e speriamo anche che la storia di questa parte di parco non sia infinita, come tante altre delle quali si è dovuta occupare l'amministrazione comunale."La crisi è nera ma i fruitori del parco hanno le idee chiare.
"Dopo anni di abbandono la situazione è sempre più critica. Il nostro appello e di non attendere ancora. Non vogliamo niente di straordinario se non controlli da parte delle forze dell' ordine e manutenzione. I soldi? Vengono anche dalle nostre tasse, questo se lo ricordino tutti."
Corriere dell'Umbria Martedì 9 Ottobre 2012
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