"Saremo l'unica fabbrica italiana del gruppo francese - spiega Ercole Di Girolamo, l'amministratore delegato della Zeuna Starker - e saremo anche la testa di ponte con la quale Faurecia acquisirà commesse dalla Fiat, un produttore che le mancava."Per ora non ci sarà alcun movimento reale nello stabilimento: l'antitrust americano e quello europeo dovranno stabilire la leicità dell'acquisizione. Poi, una volta superati gli ostacoli burocratici, partirà la vera integrazione della fabbrica ternana nel gruppo francese col quale si svilupperanno tutte le sinergie possibili. Ma di sicuro sarà già febbraio o marzo. Niente cambia quindi, al momento per gli oltre duecento dipendenti occupati nello stabilimento.
La Zeuna Starker faceva parte, con qualche differenzazione, del gruppo americano Arvin, una sorta di fondo pensione poco propenso a nuove strategie.
"Diverso il discorso del rapporto col colosso francese - sostiene sempre Di Girolamo - La Faurecia "vive" di auto e già produce, in molti stabilimenti europei, marmitte per altre case automobilistiche, soprattutto Peugeot, che è anche l'azionista di riferimento."[...]
Il Messaggero Giovedì 5 Novembre 2009
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