A pochi metri di distanza una colonna di cemento armato, palesamente lesionata, forse perché urtata accidentalmente da qualche mezzo di lavoro, con tutte le fattezze di essere composta anche da eternit, oltre che da cemento, secondo l'uso del periodo di costruzione dell'edifico scolastico.
Ce n'è di che preoccuparsi se si ha un figlio in terenerissima età che frequenta quella scuola ed è quello che ha fatto un medico ternano che della vicenda ha interessato le autorità,senza però che il problema si sia risolto.
Accade in prossimità della scuola dell'infanzia che si trova in strada di Cardeto 154, nella zona di via Bramante, e la segnalazione arriva dal dottor L.o.
che, al riguardo, ha interessato prima l'Asl 4 e ora il Comune. Il genitore, infatti, si è rivolto all'Azienda sanitaria locale chiedendo una verifica sullo stato di quei pali di cemento, in particolare di quello deteriorato.
I tecnici dell'Ufficio di igiene e sanità pubblica della stessa Asl hanno compiuto tale verifica, trasmettendo i relativi dati in Comune.
Pur non entrando nel merito delle risultanze dell'accertamento, allo stesso medico è stato confermato, attraverso una comunicazione protocollata, che gli uffici comunali erano stati resi edotti della situazione.
Ma da quel momento - erano i primi di dicembre - nulla è accaduto.
"Così ho scritto al sindaco e alla direzione didattica Aldo Moro - spiega il papà - chiedendo di intervenire con la massima sollecitudine, per operare gli interventi di bonifica (rimozione, confinamento o incapsulamento), qualora detti accertamenti avessero confermato i nostri, fondatissimi sospetti.Delle due l'una: se c'è eternit, come l'apparenza fa pensare, occorrerebbe intervenire subito. Se ciò non fosse, sarebbe il caso di comunicarlo con chiarezza, così da tranquillizzare genitori e operatori della scuola di strada di Cardeto
É persino superfluo rilevare - prosegue il medico-genitore - che le colonne si trovano al confine con spazi pubblici frequentati dalla Comunità dei cittadini e, soprattutto, con lo spazio giochi di una scuola dell'infanzia, abitualmente frequentato dagli alunni e dagli operatori di questa nelle giornate che lo consentono."
Giorgio Palenga
Corriere dell'Umbria Venerdì 9 Gennaio 2009
Nessun commento:
Posta un commento