mercoledì 17 dicembre 2008

Diritti umani e dialogo tra culture diverse al Federico Cesi

Dopo le iniziative legate al "Progetto legalità" che, lo scorso anno, sono confluite nell'apertura della cerimonia inaugurale dei 60 anni della Costituzione italiana a Montecitorio, quest'anno in occasione dei sessant'anni della Dichiarazione dei diritti umani dell'Onu, il Federico Cesi torna a far parlare di sè con una tavola rotonda dedicata al tema:
"Diritti umani e dialogo tra culture diverse."
Venerdì mattina, presso l'auditorium"Giovanni Falcone e Paolo Borrsellino", i relatori Margherita Raveraira, docente di diritto pubblico presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Perugia, Livio Pepino, componente togato del Csm nonché direttore della rivista "Questione di giustizia", Raffaella Chiaranti, consigliera di pari opportunità della Provincia di Terni, e il Vescovo, Monsignor Vincenzo Paglia, incontreranno i giovani alunni dell'istituto per un dibattito incentrato sui
"principali ostacoli all'intercultura."
"L'iniziativa - spiega la promotrice del progetto, la professoressa Roberta Bambini - nasce per ricordare che il 2008 è stato proclamato dall'UE, come l'anno del dialogo interculturale.
L'anno del cambiamento, della lotta al pregiudizio e del superamento dei contrasti etnici e religiosi.
La società in cui viviamo - aggiunge la Bambini - oltre ad essere quotidianamente attraversata da culture plurali e codici linguistici differenti, si ritrova speso al centro di numerose riflessioni che vanno dal rapporto tra multiculturalità e riproduzione delle disuguaglianze sociali, alla riflessione sui nomadi, sui matrimoni misti (sempre più diffusi anche a livello locale, ndr), alle analisi sui flussi migratori fino ai messaggi che favoriscono l'insorgere del fenomeno del razzismo.
I giovani, molto spesso, non hanno gli strumenti per elaborare un discorso critico sulla multiculturalità.
Questo incontro, voluto e promosso dal dirigente scolastico Carla Proietti, si pone come obiettivo proprio quello di fornire loro i mezzi necessari per riflettere e guardare all'integrazione come una risorsa e non come un problema"
(e.ste.)
Corriere dell'Umbria Mercoledì 17 Dicembre 2008

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