La gente di Collescipoli percepisce il sindaco e il vescovo come gli attori indifferenti di una curia e di un municipio che - letteralmente - "se ne fregano" della chiusura di Porta Sabina, l'antico accesso superiore al borgo, chiuso al transito da ben due anni e che pare caduto nel fondo del più irrimediabile dimenticatoio.
E ciò malgrado le frequenti proteste. Forse istruiti dalla vicenda delle mura ciclopiche di Amelia, rispettata, temuta, scongiurata, i residenti di Collescipoli cominciano a scriverle le proteste, sarà che "verba volant".
O forse perché allo spauracchio del crollo per scarso drenaggio delle mura amerine, ai residenti si aggiunge la sindrome del topo in trappola, dato che l'altro accesso, Porta Ternana, inizia anch'esso a mostrare i segni del tempo e del deterioramento.
Il traffico infatti lì è selvaggio, sovraccarica le pavimentazioni che via via si sgretolano, anche per l'uso di asfalti colorati meno resistenti, e poi per i veicoli parcheggiati come e dove capita, anche nei pressi dell'antica porta (e i vigili?).
Disordine favorito dal fatto che sono fermi da giugno i lavori del parcheggio in costruzione sul lato est.
Mentre quella porta chiusa apre una voragine su un problema di sicurezza e di ordine civile, la curia vescovile ha più volte fatto orecchie da mercante agli inviti della Circoscrizione e dei cittadini di confrontarsi con i tecnici del Comune e rispondere dei propri oneri.
Nonostante la terrazza dalla quale percolano le acque bianche, e gli immobili da cui percolano una parte delle acque nere, siano di sua proprietà.
Si tratta di liquidi da canalizzare, previa coibentazione, perché non infradicino la cinta muraria che rischia di sfaldarsi e già mostra svariate crepe.
Il Comune gli ha inviato anche sanzioni e lettere di diffida. La IX Circoscrizione ha lanciato anche la provocazione dello sciopero dei fedeli dalla messa. Ora sta nascendo un comitato per organizzare proteste massicce (sebbene alle trecento firme di protesta raccolte da un paese di seicento anime, non sia ancora giunta risposta) e sono state raccolte cartoline da inviare al Fondo ambientale italiano.
Intanto l'Astrolabio, che da anni denuncia il degrado di Porta Sabina, si chiede come mai debbano continuare a cadere nel vuoto le richieste della Soprintendenza al ministero di migliaia di euro necessari per continuare i lavori iniziati dal Comune.
Dov'è l'appoggio della classe politica comunale, provinciale e regionale? Eccetto l'interpellanza di Giampiero Amici, Ds, ricorda l'Astrolabio, e l'interrogazione di Enzo Bongarzone, Udc, dove stanno le voci politiche di sostegno alla richiesta di finanziamento presso il ministero dei Beni culturali? Intanto l'erba alta sotto la porta puntellata sfiora il metro e mezzo d'altezza.
Orietta Bonifazi
dal Corriere dell'Umbria Lunedì 15 Settembre 2008
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