sabato 12 luglio 2008

Vandalismo a Via Goldoni

Mezzanotte di fuoco in via Goldoni. Baby gang scatenata. La banda del Qds ha colpito ancora.
Mercoledì 9 luglio 2008, nella notte la polizia è intervenuta d’urgenza per sedare l’ennesima rissa della baby gang degenerata, come di consueto, in atti di vandalismo nei riguardi dell’arredo urbano.
Due secchioni della spazzatura di metallo divelti e alcune macchine rigate: questo il bilancio dell’ennesimo raid vandalico messo in atto da una banda che nessuno sembra in grado di gestire.
Una situazione veramente paradossale come quella di cui furono protagonisti Davide e Golia, in cui le forze dell’ordine, alias il gigante Golia, sembrano impotenti nei riguardi dei loro piccoli avversari armati di arroganza e sfacciataggine.
Un vero e proprio gioco di ruoli che prosegue da mesi senza interruzione e che, addirittura, ha subito un’impennata considerevole nelle ultime settimane.
L’interesse mediatico, infatti, sembra aver fornito ulteriori stimoli al gruppo che, solo nel corso dell’ultimo mese, è stato protagonista del raid vandalico a piazza Tacito, della pubblicazione on-line di un filmato nel quale si inveiva contro le forze dell’ordine, di numerose risse all’interno del McDonald’s e lungo via Goldoni che hanno coinvolto anche i passanti, dell’aggressione ai noti clochard della zona, tra cui ricordiamo l’episodio della sigaretta accesa messa nei pantaloni di un tossico, delle ingiurie ai negozianti della zona e, non ultimo, il caso, non denunciato, dell’apetta posteggiata dietro la fermata di via Primo Maggio di cui i giovani teppisti si sarebbero serviti per tentare di rovinare il vetro della fermata.
“Questa banda di bulli tiene in scacco una delle vie principali del centro storico” . Che lo si voglia ammettere, o meno, la situazione sembra essere proprio questa. Infatti, come sostenuto più volte dai residenti della zona, “facendosi scudo dietro la minore età di alcuni dei suoi componenti, la banda continua ad agire incurante delle ammonizioni delle forze dell’ordine”.
Esiste, dunque, un problema ed è forse giunto il momento di affrontarlo poiché, se da un lato è facilmente comprensibile che i giovani teppisti in questione cerchino di tutelarsi usando lo stratagemma dell’età, dall’altro non è certo pensabile che nessuno intervenga per fermare quest’ondata di atti vandalici.
Come è possibile che nessuno possa fare nulla per sedare questo fenomeno? Dove sono le famiglie che dovrebbero vigilare sul comportamento dei loro figli? Dove sono gli assistenti sociali che dovrebbero intervenire nei riguardi di giovani minorenni allo sbando?

dal Corriere dell'Umbria

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