L’incidente probatorio, quindi, servirà a stabilire l’effettivo nesso causale tra la malattia e l’attività lavorativa svolta dal 48enne ternano.
Legame, che era stato subito ritenuto probabile alla luce degli elementi scientifici raccolti, come appunto la presenza dei metalli “tipici dei fenomeni di combustione casuale che si verificano negli inceneritori”.
Il pm Elisabetta Massini aveva infatti fatto richiesta di incidente probatorio al gip Santoloci proprio per accertare la connessione tra i casi di cancro riscontrati tra i lavoratori dell’inceneritore e le modalità organizzative con cui hanno operato nel corso degli anni.
Per la prima volta, così, si tenterà, in sede penale, di trovare un nesso causale tra le emissioni di un termovalorizzatore e le incidenze tumorali nell’area circostante, partendo dallo stato di salutedei lavoratori stessi.
E, sempre oggi, nell’ufficio di presidenza della Provincia alle 11, si riunisce il comitato dell’Osservatorio provinciale sull’ambiente e la salute, con rappresentanti dell’Asl, dell’Arpa e dell’Università di Perugia. Sarà illustrato il primo rapporto sullo stato di salute dei cittadini della provincia.
Dopo la pausa estiva, invece, si svolgerà la prima conferenza permanente sulla salute, che, sulla base dei rapporti scientifici elaborati, avrà l’obiettivo di individuare le azioni positive per migliorare il sistema nel suo complesso.
dal Corriere dell'Umbria
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