Il “cuore verde” va in Giappone, a Kobe, con un carico di dolcezze, e con il marchio di Terni, anzi i marchi: “Cuore verde” si chiamerà infatti il nuovo cioccolatino che dal prossimo febbraio verrà distribuito sul mercato nipponico, dove è molto sentita la festa di San Valentino, altro “marchio” della città, oltre che simbolo, insieme con l’immagine della Cascata delle Marmore che verrà apposta sulla scatola.
Confezioni di “cuori verdi” d’Italia - e in Italia il cuore verde è soprattutto la bassa Umbria con i suoi splendidi scenari naturali - verranno donate dagli innamorati, insieme con i cuori rosso passione, i fiori e gli oggetti in oro, e le altre cose che si scambiano per la festa dell’amore.
Due le società protagoniste di questa iniziativa, la “Morozoff”, produttrice di dolci, e dei futuri “cuori verdi”, e la “Sanchica”, proprietaria di un grande ipermercato nella città portuale di Kobe, sulla baia di Osaka.
E proprio nell’ipermercato di Kobe, la Sanchica organizzerà un’animazione a tema nei giorni a ridosso del 14 febbraio, alla quale parteciperanno anche degli artisti ternani.
Un progetto di espansione sui mercati esteri di simboli locali, che porterà in città numerosi turisti del Sol Levante, che verranno a visitare i luoghi dove è nato il santo celebrato in tutto il mondo come il protettore degli innamorati, e del resto già richiamati fra le altre centinaia di coppie dalla Festa della Promessa.
Per i “Cuori verdi” è già partito il piano marketing, e infatti ieri due delegazioni composte dai dirigenti della Morozoff e della Sanchica hanno incontrato a Palazzo Spada l’assessore al Turismo, Giuseppe Boccolini, insieme con il sindaco Raffaelli, e hanno poi raggiunto la Cascata delle Marmore, per scattare delle foto per la campagna pubblicitaria.
Modelle e ragazze narnesi in costume storico hanno posato con lo sfondo del celebre salto per il San Valantino nipponico 2009.
Il “cuore verde” di cioccolato è frutto di uno scambio datato tra Terni e Kobe, voluto dall’amministrazione comunale e siglato da un Patto d’amicizia nel lontano 1984, come ha ricordato l’assessore Boccolini.
“E’ stata in quell’anno la ‘scoperta’ di Terni da parte dei Giapponesi, che sono molto devoti a San Valentino, e vennero in città proprio alla ricerca delle origini del santo. Abbiamo curato i rapporti con Kobe fino al 1997, quando, durante la giunta Ciaurro, sono stati interrotti per dieci anni.
Rapporti che abbiamo rinsaldati nel 2003, 2004. E ora il rapporto con la Morozoff si è concretizzato in quest’iniziativa”.
Con Kobe, città con oltre un milione e mezzo di abitanti, tristemente nota per il terremoto che la colpì nel ‘95, ma anche per il suo porto, fra i più importanti del Giappone, il primo vescovo di Terni è stato un forte catalizzatore di scambi culturali ed economici.
Il Comune gli donò negli anno ‘90 una statua importante, la “Maternità”, di Aurelio De Felice, e il 14 febbraio migliaia di persone la visitano.
Nel 2001 un rappresentante giapponese venne a far benedire nella basilica migliaia di ciondoli del santo. E ora questi “cuori verdi” figli della globalizzazione, che sui mercati orientali portano il tipico, i simboli locali di un’Umbria fertile “cuore d’Italia”.
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